Lasciare un segno del nostro passaggio?
- Posted by ElenaSalvoni
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Lasciare un segno del nostro passaggio
Oggi registriamo tutto, voci, video, immagini in dispositivi sempre più pieni di memorie, come se tenerle lì impedisse in qualche modo al passato di svanire. Come se bastasse a lasciare un segno del nostro passaggio.
Mettere un telefono (che diventa filtro) tra noi e l’evento a cui stiamo assistendo (un concerto, nostra figlia che balla, la partita di rugby…) impedisce l’emozione che, senza cellulare di mezzo, verrebbe vissuta fino in fondo.
Abbiamo paura di perdere quel momento, lo immortaliamo e così lo perdiamo, perché non vissuto.
Come lasciare un segno?
Oggi è facile lasciare un segno del nostro passaggio, non lo dobbiamo incidere su una pietra o nel muro di una grotta, basta cliccare, inviare, stampare. Ma è altrettanto facile che il nostro segno si disperda tra miliardi di altro materiale che si accumula chissà dove.
Cos’è un segno che merita di essere lasciato? Che poi, qualcuno ha detto, è necessario lasciare un segno del nostro passaggio sulla Terra? Dipende come interpretiamo quel “merita” in corsivo.
Lasciare un segno è esserci pienamente
Una giovane coppia, tutta presa dai preparativi e dai programmi del lieto (lieto?) evento, ha trascorso la giornata del matrimonio tra pose, saluti, fotografie, saluti e pose, e alla fine l’uomo e la donna si sono chiesti: “Ma oggi ci siamo sposati?”.
Se segui una via che per te è la via del cuore, non preoccuparti del segno da lasciare, perché dove c’è cuore il segno è visibile anche se invisibile. E se non tu direttamente, qualcun altro che ha riconosciuto il tuo cammino scriverà, dipingerà, canterà di te e di te si avrà testimonianza nel tempo.
Altri hanno scritto di loro
Persone care le ho “raggiunte” così, perché altri hanno scritto di loro. Grazie a quei racconti mi è parso di vedere con i miei stessi occhi le azioni che hanno intrapreso, grandi, piccole, rivoluzionarie, semplici, in ogni caso azioni dettate dal cuore.
Lasciare un segno potrebbe essere ascoltare e seguire il cuore con decisione, vivendo le emozioni fino in fondo, senza filtro.
Come dice il caro amico Elia, la differenza tra un cocciuto e un deciso è che il cocciuto va avanti per la sua strada nonostante la consapevolezza che il suo ideale è sbagliato; il deciso continua sulla sua strada con la consapevolezza che il suo ideale è giusto.
Fotografia storica: il mio bisnonno Severino Salvoni con i suoi fratelli
Articolo su Don Faustino Salvoni
Elena Salvoni, Cantautrice e Counselor
Se vuoi ascoltare le mie canzoni: elenasalvoni.it o spotify
Qui i singoli “Ciò che basta” e “Al tuo onore“.
…il mio caffè dopo
aver scritto questo articolo…