Apparire è scomparire

Apparire è scomparire in attesa di approvazione da parte di altri. Continuamente si prova a prevedere le nostre mosse, le nostre pose sperando di soddisfare lo sguardo di chi abbiamo davanti o ci segue da “dietro” (social).

Si è talmente abituati a raccontarsi chi si è diventati da crederci veramente, e la paura di perdere quell’immagine è pronta a balzarci addosso per farci cadere. Cadere dove, se siamo già finiti in basso? Perchè vivere per apparire ci fa stare in basso, dove il suono è disarmonico, non c’è equilibrio e si scompare. Quel basso l’ho provato, l’ho raschiato. E mentre sei lì ti perdi il bello di te, la te naturale.

E’ un attimo andare in frantumi

Quando l’immagine che proteggiamo di noi perchè crediamo sia la migliore va in frantumi (a causa di giudizi, aspettative, tradimenti, fallimenti, ferite, etc.), tutto il resto si sbriciola di conseguenza.

E cosa possiamo fare con le briciole?

Ritrovare la strada di casa, come nella fiaba di Hansel e Gretel. Possono volerci giorni, mesi, anni, tutta una vita, più e più vite per ritrovare casa. Ma nel frattempo si getteranno semi, tra cui la pazienza.

Paziente con chi se sono a pezzi?

Proprio con noi stessi. Perchè a quei pezzi, man mano, potrà capitare di cominciare a voler bene.

Che significa apparire?

Apparire viene dal latino AD-PARERE, venire alla luce, esser manifesto, presentarsi allo sguardo altrui.

Presentarsi, non distorcersi, anche se fin da piccoli ci siamo abituati a compiacere mamma e papà per ricevere una certa dose di approvazione. Oggi potremmo decidere con consapevolezza di scomparire momentaneamente agli altri (scollegandosi, spegnendo tv, tacendo, per alcuni pregando, camminando) per ritrovare noi stessi e riapparire nella luce.

Apparire non è di per sè “nemico”. E’ ciò che si fa di questo “stare al mondo” che fa la differenza: vivere con o senza spina dorsale? O peggio ancora, con una in prestito?

L’essere umano è divenire

Ci siamo dimenticati che l’essere umano è divenire e che attaccarsi a un’immagine è tra le cose peggiori che possiamo o possono farci?  Non diamo per scontato che la nostra evoluzione sia lineare e definitiva. Reimparando ad invecchiare, cioè a riconoscere che i processi di maturazione accompagnano l’esistenza fino all’ultimo respiro, non ci stancheremo di stupirci che impareremo anche da vecchi. Che evolveremo anche da vecchi. E il nostro sguardo saprà cogliere immagini ed esperienze del passato con quel guizzo di saggezza che ancora non avevamo conquistato.

Vivete fino in cima.

Invecchiate fino in fondo.

Nascete e rinascete.

Morite vivi.

Tornate a casa coi diamanti come Hansel e Gretel.

Elena Salvoni cantautrice e counselor

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